Dopo quasi dieci giorni di lavoro posso dire di essere davvero soddisfatta.

Con Pauline è stata un’esperienza negativa, non era effettivamente adatta a questo tipo di lavoro. E capisco che non possano esserlo tutti.

Ma Suleiman e Unice sono un’accoppiata vincente.

Lui mi aiuta tantissimo nel centro diurno, è sempre sorridente e disponibile, è molto attento all’igiene ed avendo anche lui un figlio disabile è davvero più sensibile verso gli altri bambini.
Dopo pochi giorni posso già lasciarlo da solo e riesce a gestire anche cinque o sei bambini al giorno, è molto creativo e pensa sempre a qualcosa di nuovo per stimolare i bimbi.
Ogni mattina pulisce il centro diurno, i bagni e tutto il cortile esterno con una precisione mai vista in un uomo, africano.

Unice, la fisioterapista, è stata una gran sorpresa. È molto competente nel suo lavoro, non si lascia impietosire dai pianti dei bambini o dalle lamentele degli adulti e si impegna tantissimo.
Solo oggi abbiamo visto quindici pazienti.
Oltre alle persone e ai bimbi che vengono al centro, ha iniziato anche a prendersi carico dei pazienti dell’ospedale che necessitano di fisioterapia o mobilizzazione e di alcuni dei nostri bimbi che hanno problemi a camminare o alla spina dorsale.
Unice pulisce e si prende cura della sala fisioterapia, si organizza il lavoro su appuntamenti quando è possibile anche se molte persone arrivano senza preavviso. Il fattore organizzazione si raggiungerà col tempo, soprattutto quando avremo un pulmino per andare a prendere i bambini.

Sono soddisfatta di quello che siamo riusciti a realizzare in questi quattro mesi. Adesso il centro potrà rimanere aperto, i bambini continueranno a venire e io ritornerò in Italia contenta e più rilassata.
L’obbiettivo che ci eravamo prefissati lo abbiamo raggiunto, con fatica, tempo e sacrificio, ma l’importante è averlo raggiunto. E questo grazie all’aiuto di tanti, volontari che sono venuti ad aiutarmi ma anche tante persone che lo hanno fatto a distanza.

Ci sono ancora alcune cose da terminare, ma quelle possiamo farle anche in un secondo tempo. Fondamentale è che il Paolo Rafiki centre rimanga operativo.

Paola Pedrini

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