Ancora una volta il Kenya e la missione di Ndithini ci hanno accolto a braccia aperte. Ancora una volta siamo giunti in questa terra rossa che ti penetra nella pelle e non se ne va più per mesi come a lasciare un ricordo indelebile nel cuore di chi passa di qua.

L’accoglienza della gente che ormai ci conosce ci riserva sempre calorose strette di mani e forti abbracci.

I sorrisi dei bambini, la loro innocenza, la loro curiosità che si manifesta ogni volta che arriviamo e iniziami dei nuovi lavori.

Ogni volta che torniamo si sviluppa in noi una maggior consapevolezza di quello che stiamo facendo, l’importanza che ha iniziare un progetto così impegnativo da partendo da zero.

Con l’aiuto di gruppi di volontari, la gente del luogo e delle tante persone che ci sostengono anche a distanza.

È un lavoro faticoso sia dal punto di vista fisico che mentale. A volte ci sono momenti in cui i lavori procedono nella giusta direzione e tutto sembra andare per il meglio e abbastanza velocemente.

Ma ci sono anche momenti in cui è necessario fermarsi e rispettare i tempi del luogo e affrontare i problemi che sorgono durante il percorso.

Quello che non manca mai sono le parole, il sostegno e la grandissima forza di volontà di questo piccolo gruppo di suore missionarie, le Piccole figlie si San Giuseppe di Verona, che si trovano qui da più di 20 anni e da cui noi possiamo solo imparare con umiltà e aprendo loro il nostro cuore.

 

Paola Pedrini

 

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