Dopo tre settimane di lavoro con un piccolo gruppo di volontari da Piacenza, Ezio, Gianni e Ramona, possiamo dirci soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare. Questo gruppo è già venuto diverse volte ad aiutare la missione e come tutti i volontari il loro sostegno è importantissimo.

Abbiamo tinteggiato tutta la parte esterna dei due centri, abbiamo terminato i bagni adatti per bimbi e persone disabili. Abbiamo finito l’impianto elettrico e iniziato quello idraulico. La squadra dei muratori locali ha costruito due stanze per i volontari e la fossa biologica. Abbiamo iniziato inoltre a tracciare e scavare lo scivolo che porterà all’ingresso calcolando una giusta pendenza per carrozzine e disabili.

Un artista del posto, Sebastian, ha decorato i muri del centro con bellissimi disegni raffiguranti natura e animali.

Io sono andata ad acquistare alcune attrezzature per la sala fisioterapia.

Quando devo comprare qualcosa devo recarmi quasi sempre a Nairobi, partendo alla mattina alle sei per tornare all’ora di cena a causa della strada spesso sterrata, del traffico e dei negozi che sono dislocati in diverse parti della città.

Ci sembra di aver fatto molto ma in realtà di cose da fare ne rimangono ancora tante.

Dobbiamo terminare l’impianto idraulico e sistemare tetti e terreno per lo scorrimento dell’acqua durante la stagione dei monsoni. Costruire ancora due stanza per i volontari e sistemarne la parte interna di tutte e quattro. Piastrelle, controsoffitto, tinteggiare i muri, montare finestre e vetri, arredarle.

Bisogna finire la rampa di accesso per disabili, un lavoro lungo e faticoso che impiegherà diverso tempo insieme alla sistemazione di tutto lo spazio esterno.

Vogliamo inoltre costruire un muro di recinzione che circonderà tutto il centro con tre cancelli di entrata.

Adesso che i volontari sono ritornati in Italia, in attesa dei prossimi, i lavori rallenteranno secondo i ritmi africani che spero di seguire nel migliore dei modi.

Ci serve ancora l’aiuto e il sostegno di tutti, soprattutto economico, per riuscire a finire tutto.

Spero che queste parole vengano lette e comprese da persone che potranno donarci anche solo un piccolo contributo ma non solo, anche organizzare eventi, manifestazioni, cene, lotterie per sostenere questo progetto così importante.

Paola Pedrini

Ndithini – 09/02/2015

 

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