Sembra proprio un caso del destino.

Dopo l’arrivo della piccola Tabida, la sua immediata adozione e le tante richieste che ho ricevuto, ecco che sono arrivate al nostro orfanotrofio altre due bimbe.

Sono due gemelle, Anna e Sara e hanno circa un mese.

La storia si ripete. La madre è morta per un’infezione post parto e il padre, molto povero e con altri figli, ha rifiutato di allevare la bambine.

Anche queste due piccole aspettano il sostegno di qualcuno anche se a distanza.

Il Sostegno a Distanza (SaD), detto anche adozione a distanza, è un’azione solidale che offre ai minori dei paesi più poveri e alle loro famiglie un sostegno economico concreto rivolto all’acquisizione di quanto necessario per l’alimentazione, la sistemazione, l’istruzione e le cure mediche di cui hanno bisogno.

Il Sostegno a Distanza, quindi, mette le Suore di Ndithini in condizione di potersi prendere cura dei bambini da loro ospitati e seguiti e di poter sostenere le spese necessarie per la loro crescita.

Il SaD non ha una durata prefissa. Domus Onlus auspica che possa durare finché il bambino è cresciuto ed è diventato adulto, in grado di mantenersi autonomamente.

Tuttavia in qualunque momento è possibile recedere dall’adozione, dando un preavviso di tre mesi in modo da permettere di affidare il bambino ad un altro sostenitore.

Nella missione ci sono ancora tanti bambini che aspettano di essere adottati a distanza.

Come Amina, Maria Goretti, Stephen, Vincent, William e tanti altri.

Sono tutti bambini con alle spalle storie di abbandono, di povertà, di sofferenza e di malattia.

Chiunque fosse interessato all’adozione a distanza può rivolgersi direttamente a Domus Onlus sul questo sito.

 

Paola Pedrini

6 gennaio 2014

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