Le settimane con il gruppo di volontari passano sempre troppo in fretta e i lavori da fare sono sempre tanti.

Ancora qualche giorno e rientreranno in Italia, stanchi ma soddisfatti.

E questo gruppo era veramente affiatato, abbiamo lavorato ma ci siamo anche divertiti tanto.

Abbiamo dipinto i muri, i serramenti e le porte della sala fisioterapia e dell’ufficio e abbiamo posato il pavimento in ceramica.

Sono stati un gruppo fantastico, con tanta voglia di fare e sempre con il sorriso sulle labbra nonostante la stanchezza della sera.

Ma non ci siamo dimenticati di qualche mezza giornata di svago da passare insieme ai bambini, una visita al Tana river o in una baraccopoli di Nairobi.

E non ci siamo dimenticati di quelle famiglie che ogni tanto andiamo a trovare, quelle che abitano nei dintorni della missione e che sono quelle più bisognose di aiuto.

Nel frattempo i lavoratori locali hanno iniziato con le fondamenta del centro diurno e quindi i lavori vanno avanti insieme, si collabora e si cerca di venirsi incontro per quanto riguarda i metodi di lavoro molto differenti tra loro.

Spero che in questi ragazzi sia rimasto un bel ricordo del Kenya ma soprattutto del progetto che stiamo realizzando.

Della sua importanza per i bambini disabili di questa zona.

Ognuno di loro avrà provato emozioni e sensazioni differenti, questo è il bello, perché ognuno è diverso e percepisce la realtà che lo circonda in modo del tutto personale.

Quando saranno a casa ripenseranno a tutto quello che hanno visto e vissuto e ognuno di loro metterà in discussione una parte di sé, è inevitabile.

Li ringrazio con tutto il cuore per la loro disponibilità, per la loro voglia di fare ma soprattutto per l’amore con cui hanno fatto le cose.

E soprattutto spero che sia rimasta in loro la voglia di ritornare.

 

Paola Pedrini

27/01/2014

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