Ndithini – Kenya 13/10/2014

Ho riabbracciato tutti i bambini della missione, uno ad uno. Ho visto come alcuni di loro sono cresciuti, altri hanno imparato a camminare e altri ancora a pronunciare le prime parole.

Mi danno una gioia immensa. I loro sorrisi e la loro spontaneità sono contagiosi e riempiono i vuoti che mi sono portata dall’Italia.

Ho stretto forte la mia piccola Nadia, la bimba che ho adottato a distanza grazie a Domus Onlus e che ormai ha quasi tre anni.

Ma come mi aspettavo, in questo periodo di lontananza, le suore non hanno esitato ad accogliere nuovi bambini nella missione.

Con grandi sforzi e sacrifici non si dice mai di no a nessuno.

Ed ecco che c’è Angelo, appena un mese, positivo all’HIV. La mamma è morta di AIDS e la famiglia l’ha abbandonato.

Poi c’è Josephine, la mamma è morta di parto e la famiglia dopo sette mesi l’ha portata alla missione perché non è in grado di occuparsene.

C’è Shadrak, tre mesi, positivo. È nato con il parto cesareo dopo che la madre era già morta. È un miracolo che sia vivo.

C’è Tidos, un destino anche per lui segnato dall’abbandono dopo la morte della madre per AIDS.

Poi c’è Sammy che ha quattro anni ma ne dimostra due. È cresciuto per un certo periodo di tempo con la madre che ha problemi mentali e che fa la prostituta. Il piccolo veniva rinchiuso quando la madre andava a lavorare ed era terribilmente malnutrito quando le suore l’hanno accolto.

Queste sono solo alcune delle storie di questi piccoli innocenti, vittime della fame, delle malattie e dell’ignoranza.

Aspettano che qualcuno si prenda cura di loro, anche a distanza.

Per informazioni potete contattare il responsabile per le adozioni Domus all’indirizzo kenya@domus-onlus.org

Grazie a tutti!

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